Importanza della Starza nei Secoli
Che cosa aveva di speciale quest' area, tanto che il suo appellativo è giunto ai giorni nostri dopo ben più di 5 secoli di Storia ?
La risposta ci viene data da questa mappa del 1794 sotto riportata .
MAPPA RIZZI ZANNONI DEL 1794
Ebbene, la presenza dei Padri Basiliani a Mater Domini, i cosiddetti Monaci Bianchi, ma soprattutto la loro presenza fisica nella Starza e nella Masseria della Starza, hanno inciso in maniera considerevole sulla vita delle nostre comunità, al punto tale che questa loro presenza si è tramandata nei secoli, rievocandoli con riferimento ai loro simboli, alla loro iconografia religiosa, i Leoni .
PADRI BASILIANI IN CENOBIO
( Chiamati anche Monaci Bianchi )
Nonostante il passaggio della proprietà al ricco Signore Carmine Calvanese, di Taverna Casalnuovo, proprietà trasferita nel 1798, è bastato a cancellare il loro ricordo e la loro fattiva presenza nella Starza, che da sempre è stata indicata come Starza dei Leoni .
NOTA STORICA SUI PADRI BASILIANI
( Ordine Monastico fondato da San Basilio di Cesarea )
Nel XVII secolo, periodo storico concorde con il 1632 della Bolla di Papa Urbano VIII, i Padri Basiliani non praticavano un'unica attività agricola, ma erano attivi in vari settori agricoli, in particolare la coltivazione di cereali, la coltivazione della vite e dell'olivo, e la produzione di vino e olio.
I Basiliani operavano principalmente in Sud Italia, dove i loro monasteri erano spesso nuclei di attività agricole e culturali, contribuendo allo sviluppo del territorio e alla gestione di grandi estensioni di terra.
Monaci Basiliani: i padri dell'olio del Salento
I monaci Basiliani, appartenenti all'antico ordine di San Basilio, giunsero in Puglia dal Medioriente, nello specifico da Siria e Egitto.
Abituati a vivere in luoghi aridi e rocciosi, qui vi trovarono condizioni climatiche e morfologiche a loro consone.
Motivo della loro dipartita dalle terre d'origine fu la dura persecuzione religiosa perpetrata dall'Impero Bizantino nel 725 d.C.
I monaci Basiliani si appassionarono all'agricoltura: dissodarono le terre anche in zone fino ad all'ora abbandonate, importarono nuove culture, ma soprattutto si innamorarono di uno dei suoi frutti più preziosi: l'olivo .
Essi contribuirono fortemente anche alla modernizzazione sociale del territorio . Crearono i casali , piccole unità feudali in cui si riunivano le famiglie non solo per lavorare la terra con l'impegno di metterla a frutto, ma anche per costruire insieme un nuovo concetto di comunità autonoma. Anche da un punto di vista politico i monaci rivestirono un ruolo importante: fu infatti grazie a loro che nacque la figura del Sindacus , rappresentante giuridico del casale.
Risulta chiaro adesso perché circa tre secoli di storia così profondamente radicata a Trivio, non potevano essere cancellati dalla vendita della Starza nel 1798 al Sig. Carmine Calvanese .
LE ATTIVITA' AGRICOLE DEI PADRI BASILIANI DELLA STARZA DEI LEONI
FOTOGRAMMETRIA AEREA DEL 1940
Quanto detto in merito alle attività agricole dei Padri Basiliani della Starza dei Leoni, rimangono vive le loro tracce almeno fino all'anno 1940, come documentato dalla fotografia aerea sopra riportata .
Infatti, la presenza dell' Aia , citata nell' atto di vendita della Starza a Carmine Calvanese il 28 Maggio 1798 ,risulta ancora visibile in tale fotografia,
ESTRATTO DALL' ATTO DI VENDITA
__" . . . . . . territorio campestre, seminatorio, adacquatorio, con casa rurale, buona parte diruta, aia da battere vittuvaglie, pozzo di acqua sorgiva interrato, molino macinante ad acqua, con suoi corsi controcorsi inessa . . . . "___
la presenza di un' Aia, adibita da battere le vittuvaglie, cioè per la separazione del grano dalle spighe, dei fagioli dal guscio, ecc. ecc. ; è ancora presente sulla Starza, almeno fino al 1940 , quindi ben 142 anni dopo la vendita al Calvanese .
Nel Medioevo, l'aia era lo spazio centrale di vita e lavoro delle fattorie e delle corti agricole, utilizzato per l'essiccazione e la battitura (trebbiatura) dei cereali attraverso metodi manuali o con l'aiuto di animali,
BATTITURA DELLE SPIGHE DI GRANO CON IL CALPESTIO DI ANIMALI
come la battitura delle spighe con il calpestio di animali o l'uso di animali da tiro per far girare strumenti.
BATTITURA DELLE SPIGHE DI GRANO CON CORREGGIATO
( 'O Scurriato )
BATTITURA DELLE SPIGHE DI GRANO CON CORREGGIATO
( 'O Scurriato )
correggiato
(o coreggiato ) s. m. [der. di correggia 1 ]. – Arnese per la battitura dei cereali e di altre piante da seme, formato da due bastoni, detti rispettivamente :
manfanile (quello più lungo che costituisce il manico)
vetta ( quello più corto )
uniti da una correggia di cuoio ( gómbina ).
IN LINGUA MADRE NAPOLETANA
'O Scurriato
VOCE DEL VOCABOLARIO NAPOLETANO